Benefit aziendali: risposte su flexible e fringe benefits

Cosa si intende per “benefit aziendali”? E cosa comprende questa espressione? Quali concedere ai dipendenti e perché? Ecco le risposte alle domande più frequenti sul tema.

In un mercato del lavoro in continua evoluzione, è sempre più importante per le aziende trovare modi per attrarre e trattenere talenti. Uno dei metodi più efficaci per farlo è attraverso una serie di incentivi specifici in grado di soddisfare le esigenze dei collaboratori. Questi incentivi, che prendono diverse forme e nomi, offrono benefici tangibili ai dipendenti e possono avere un impatto significativo sulla loro soddisfazione lavorativa e sulla loro lealtà verso l'azienda. Dal soddisfare le necessità di natura lavorativa, all'aiutare ad affrontare la quotidianità, questi strumenti si rivelano fondamentali in molte organizzazioni moderne.

In questo articolo, esploreremo il concetto di “benefit aziendali”, rispondendo alle domande e ai dubbi più frequenti di lavoratori e datori di lavoro.

Cosa sono i benefit aziendali?

Nei benefit aziendali rientrano un insieme di vantaggi, servizi o prestazioni che un datore di lavoro offre ai suoi dipendenti in aggiunta alla regolare retribuzione. Questi benefit (che spaziano dai buoni pasto all'assicurazione sanitaria o ai contributi pensionistici, dalle opportunità di formazione agli orari di lavoro flessibili) sono strumenti essenziali per migliorare il benessere e la soddisfazione dei dipendenti e per rafforzare la loro lealtà nei confronti dell'azienda.

I benefit non solo migliorano la qualità della vita lavorativa, ma contribuiscono anche ad aumentare l'attrattività di un'azienda sul mercato del lavoro, aiutandola a reclutare e trattenere i talenti migliori. Nel loro insieme, questi benefit non solo contribuiscono a migliorare la qualità della vita lavorativa dei dipendenti, ma aiutano anche le aziende ad aumentare la loro attrattività nel mercato del lavoro, facilitando il reclutamento e a trattenere i migliori talenti.

Nel panorama dei benefit aziendali, è possibile identificare principalmente due categorie: i "fringe benefit" e i "flexible benefit".

Cosa vuol dire flexible benefit?

L’espressione flexible benefits indica una varietà di servizi e beni di welfare che possono essere personalizzati e modulati in base alle specifiche esigenze di ogni singolo collaboratore.

Questi benefit non sono definiti nel contratto individuale e sono quindi il risultato di una decisione aziendale, implementata attraverso un regolamento specifico o come risultato di una contrattazione collettiva di primo o secondo livello. II flexible benefits, data la loro natura di retribuzione complementare al compenso ordinario, non possono essere offerti a un numero ristretto di lavoratori, ma devono essere erogati alla totalità dei dipendenti o a un intero settore o categoria di lavoratori.

I flexible benefits usufruiscono di un regime fiscale favorevole poiché sono esenti da imposte e contributi in quanto non costituiscono reddito da lavoro dipendente.

Cosa vuol dire fringe benefit?

I fringe benefits, essendo considerati benefici accessori alla retribuzione ordinaria, possono essere offerti dalle aziende ai singoli dipendenti o a un numero ristretto di lavoratori.

Si tratta di compensi supplementari, erogati sotto forma di beni o servizi anziché denaro, che un'azienda fornisce ai suoi dipendenti come parte del contratto di lavoro. Questi compensi, spesso definiti come "compensi in natura", possono includere cellulari, laptop o tablet aziendali alloggi in affitto, uso di veicoli privati. I beni, servizi, agevolazioni erogati dalle aziende sotto forma di fringe benefits sono soggetti a imposizione fiscale solo per la parte che eccede i limiti fissati dalla legge.

Quali benefit dare ai dipendenti?

Nel considerare quali benefit dare ai dipendenti, è importante che i datori di lavoro comprendano a fondo le esigenze dei collaboratori: i migliori benefit sono proprio quelli in grado di rispondere a reali esigenze dei dipendenti. Infatti, se i buoni pasto sono i più diffusi si deve anche al fatto che sono in grado di accontentare tutti i lavoratori, offrendo loro la possibilità di gestire in maniera autonoma la propria pausa pranzo. I Buoni Pasto Sodexo, ad esempio, possono essere utilizzati in più di 100.000 esercenti tra supermercati, bar, ristoranti, tavole calde. Ognuno, quindi, può decidere se utilizzare i propri buoni per la spesa settimanale o per un pranzo di lavoro. I buoni acquisto, invece, sono benefit in grado di rispondere a diverse esigenze, basti considerare che i Buoni Acquisto Sodexo possono essere sfruttati in più di 19.500 negozi fisici e online, appartenenti a diverse categorie merceologiche. Anche in questo caso, si tratta di benefit flessibili in grado di soddisfare diverse necessità. Ancora, i Buoni Acquisto Benzina Sodexo possono essere concessi dall’azienda per aiutare i dipendenti a sostenere le spese da dedicare agli spostamenti casa-ufficio.

Per determinare quali benefit offrire, può essere utile condurre sondaggi o colloqui con i dipendenti per capire meglio le loro esigenze e preferenze. L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di creare un ambiente di lavoro attraente e sostenibile che motivi i dipendenti e li aiuti a dare il loro meglio.

Nell’articolo di oggi abbiamo sottolineato come una gestione attenta e personalizzata dei benefit possa trasformare l'esperienza lavorativa dei dipendenti e aumentare l'attrattività dell'azienda. Le soluzioni di welfare personalizzate non solo arricchiscono la vita quotidiana dei collaboratori, ma offrono anche vantaggi fiscali significativi alle imprese, promuovendo al contempo motivazione, retention e produttività.

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