Il collegamento tra engagement, diversità e inclusione in azienda
30/04/2019
Si sente sempre più spesso parlare del tema dell’inclusione nel mondo del lavoro e non solo, ma in pochi capiscono concretamente il legame tra la valorizzazione delle diversità, la motivazione e l’engagement in azienda.
L’obiettivo di questo articolo è quello di chiarire tutti i vantaggi che si possono ottenere attivando delle strategie finalizzate all'inclusione, analizzando, tra gli altri, i risultati di una ricerca di McKinsey & Company.
I significati di engagement, diversità e inclusione
Con engagement viene descritto il grado di coinvolgimento dei collaboratori di un’impresa, elemento capace di determinare la loro motivazione che, a sua volta, ha un impatto decisivo sull'incremento delle performance.
Con diversità si intendono tutte le differenze che si possono incontrare oggi in azienda:
- culturali
- etniche
- religiose
- di età
- di genere
- di abilità psicofisiche
- di orientamento sessuale
Il termine inclusione comprende le strategie che prevedono di inserire i collaboratori che fanno parte delle categorie elencate sopra all'interno dell’organico aziendale, valorizzandoli con percorsi formativi dedicati allo sviluppo professionale.
Prima di addentrarci nei vantaggi che derivano dalla valorizzazione della diversità nel miglioramento dell'engagement in azienda e non solo, ti proponiamo un sommario dei temi trattati. Per passare subito all’argomento di tuo interesse, puoi cliccare il punto dell'elenco.
Collegamenti rapidi:
- Le opportunità per le aziende inclusive
- Diversità e inclusione sono prerogative delle grandi aziende?
- Come si valorizzano le diversità in azienda
- Perché interessarsi al tema della diversità
Inclusione, diversità ed engagement: opportunità per le aziende
In ambito aziendale, è più che mai fondamentale valorizzare diversità e inclusione per generare benessere e motivazione, incrementando la soddisfazione e le performance.
Promuovere le diversità con misure e iniziative dedicate è una leva strategica che dà vita a idee, punti di vista e spunti innovativi e all’avanguardia. Questi elementi sono veri e propri motori di trasformazione, che orientano il business alla crescita e a sfide sempre più ambiziose.
Incoraggiare il rispetto delle diversità con politiche di inclusione si traduce in un’opportunità per far emergere il valore individuale, attirando anche l’attenzione dei nuovi talenti in fase di recruiting. Un ambiente di lavoro sereno, collaborativo e attento alle diverse esigenze è in grado di distinguersi dai competitor e trasformarsi in un leader nel mercato di riferimento.
Nelle aziende, oggi, l’introduzione di programmi con l’obiettivo di diffondere benessere è sempre più diffusa e una delle componenti determinanti è proprio il coinvolgimento dei collaboratori, per la sua capacità di migliorarne la soddisfazione.
In questo articolo de Il Sole 24 Ore, si legge come, nel contesto sempre più globale del mercato, le imprese possano trasformare la gestione delle diversità da sfida a leva strategica per affrontare con successo ogni tipo di complessità.
Sostenibilità ambientale, responsabilità aziendale, sostegno alle pari opportunità, inclusione e superamento degli stereotipi sono tutti argomenti capaci di incidere in modo estremamente positivo sui livelli di engagement.
In particolare, sullo sviluppo sostenibile si è espresso anche lo studio Global CEO Outlook 2020 di KPMG, che lo colloca tra gli elementi che guideranno le aziende del futuro.
Tra i temi sempre più rilevanti per le imprese, troviamo la tutela dell’ambiente, il contenimento dell’emergenza climatica e gli aspetti legati alla responsabilità sociale d’impresa.
Diversità e inclusione sono prerogative delle grandi aziende?
Non è detto, anzi. Anche se diverse multinazionali stanno prevedendo di inserire al loro interno la figura del diversity manager, o di assegnarne le responsabilità a un manager del dipartimento HR, il vantaggio di lavorare con gruppi di lavoro diversificati è aperto alle imprese di tutte le dimensioni.
Anzi, le opportunità per emergere ed essere in grado di attrarre e fidelizzare i talenti, facendo leva su un ambiente culturalmente aperto, inclusivo e incoraggiante, sono ancora più ampie per le piccole e medie imprese che si possono differenziare rispetto ai competitor.
L’inclusione diventa ogni giorno più importante, perché ciò che conta davvero in un ambiente di lavoro sereno è la valorizzazione delle competenze.
Tornando per un momento alla nuova figura del diversity manager, presente in altri mercati, come quello statunitense, dagli anni Sessanta, non è indispensabile che abbia una diversità. In fondo, ogni persona è diversa da un’altra per situazione familiare, carattere, percorso di studi e professionale, esperienze individuali, l’obiettivo del manager è quello di tutelare ogni diversità e di valorizzarle.
Come si valorizzano le diversità in azienda?
Non si tratta solo dell’attivazione di campagne di sensibilizzazione, ma di progetti concreti da comunicare e promuovere a tutti i livelli.
Un esempio? Il tema della genitorialità è un aspetto decisivo e certamente comune a ogni tipo di azienda.
Quando si dimostra la propria vicinanza ai collaboratori, mettendo a loro disposizione benefit dedicati e offrendo la possibilità di lavorare da remoto o gestire gli orari in modo flessibile, aumenta la soddisfazione, migliora l’engagement e tutto ciò determina l’incremento delle performance.
Una recente ricerca condotta da McKinsey & Company ha trovato una relazione tra la presenza femminile nei vertici aziendali e le performance. Quindi, per le imprese, offrire pari opportunità nei percorsi di carriere può diventare un pilastro fondamentale nelle strategie di crescita.
La studio - che ha l’obiettivo di analizzare il ruolo della diversità in azienda - è arrivato alla sua terza edizione confermando, anno dopo anno, il legame tra strategia inclusiva e risultati. L’indagine ha coinvolto 15 Paesi e più di 1000 aziende, tra PMI e multinazionali, dimostrando l’efficacia delle politiche di valorizzazione sulla crescita del business.
Tra i dati più importanti emersi dalla ricerca, troviamo il rapporto tra diversità e risultati; le aziende con più del 30% di donne manager hanno più probabilità di superare le performance delle imprese con figure femminili senior tra il 10 e il 30%. Di conseguenza lo scarto di opportunità di business tra le aziende più e meno virtuose dal punto di vista della gender diversity è consistente: ben il 48%.
Le differenze etniche risultano ancor più determinanti per il successo e i risultati aziendali; nel 2019 si registra un incremento delle performance pari al 36% nelle imprese più culturalmente variegate. Questo dato è in continua crescita, come dimostrano i dati delle precedenti edizioni della ricerca (+33% e +35%).
L’indagine si concentra poi sulle best practice per migliorare le politiche aziendali in tema di diversità e inclusione, rendendole più efficaci e mirate. Vediamo quali sono.
1. Rappresentare gli interessi di talenti diversi tra loro
Una delle leve più importanti dell’inclusione è rappresentata dalla valorizzazione delle differenze in termini di esperienza, ruolo, preparazione e formazione. Le imprese dovrebbero garantire opportunità e crescita, senza limiti legati alle figure professionali: manageriali, tecniche e decisionali.
2. Includere le politiche I&D nel core business
Inclusione e diversità devono fare parte della strategia aziendale e delle iniziative orientate al miglioramento del benessere organizzativo. Solo così sarà possibile rappresentarle e condividerle a tutti livelli.
3. Favorire trasparenza e meritocrazia
Un modo efficace per favorire equità e trasparenza, valorizzando anche le differenze, è promuovere politiche di ascolto dei collaboratori, attraverso colloqui one-to-one, ad esempio.
Per ottenere importanti effetti anche per le performance e il raggiungimento degli obiettivi, dimostrare vicinanza è fondamentale.
4. Dimostrare vicinanza e attenzione
Mettersi in ascolto dei propri collaboratori, dimostrando interesse nei confronti dei singoli bisogni, ha effetti positivi sulla capacità di fidelizzazione, rafforza le relazioni e i livelli di engagement. Un ambiente di lavoro attento, che si adatta alle necessità più diverse, migliora soddisfazione e qualità della vita.
Perché un’azienda oggi dovrebbe interessarsi al tema della diversità?
In Italia il fenomeno delle migrazioni sta portando le imprese a interfacciarsi con questioni legate a pratiche burocratiche, permessi, apertura di conti correnti, per andare incontro alle esigenze dei collaboratori stranieri.
Puoi trovare un piccolo approfondimento in questo articolo, con l’esempio virtuoso dell’azienda siciliana Natura Iblea che infatti ha ricevuto il premio Welfare Champion nel 2018.
La diversità, non solo culturale, è diventata fondamentale per almeno quattro motivi principali:
- incoraggia l’innovazione e aiuta ad anticipare le esigenze dei clienti finali, ottimizzando le strategie
- valorizza i talenti a prescindere dall’età, dal genere e dalla provenienza, orientando l’azienda a un mercato globale variegato
- aggiunge valore alle competenze, grazie alla condivisione di esperienze
- stimola la diffusione di idee per l’incremento delle performance
Abbiamo visto, nel corso dell’articolo, come la promozione di diversità e inclusione sia un’opportunità imperdibile per le imprese, per essere competitive, fidelizzare i clienti e attrarre nuovi talenti.
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