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Cosa sono i buoni welfare? Risposte veloci alle domande delle imprese

29/12/2020

La Legge di Bilancio 2016 ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali rivolte a imprese e collaboratori, oltre a regolamentare l’utilizzo dei beni e servizi welfare. Anche le Leggi di Stabilità 2017 e 2018 hanno contribuito allo sviluppo e alla diffusione di queste soluzioni che si pongono l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Ma cosa sono i buoni welfare?
Continua a leggere questo articolo per leggere la risposta a questa e altre domande frequenti!

Cosa sono i buoni welfare?

I buoni welfare sono dei voucher introdotti per semplificare l’erogazione di beni o servizi di welfare.

Le imprese possono metterli a disposizione dei collaboratori, nell’ambito di un piano di welfare aziendale, per accedere a un servizio a scelta tra quelli previsti.

I buoni welfare, proprio come i benefit, nascono per migliorare il benessere e la qualità della vita. In particolare, queste opzioni si rivelano ideali per le piccole e medie imprese che non hanno la possibilità di stipulare convenzioni con strutture esterne o il tempo di integrare una piattaforma di welfare.

Negli ultimi anni, il welfare aziendale si è diffuso su larga scala coinvolgendo sia le PMI, sia le grandi aziende e le multinazionali. Come abbiamo anticipato nella premessa, la Legge di Bilancio 2016 ha introdotto e regolamentato l’utilizzo dei buoni welfare, mentre le Leggi di Stabilità 2017 e 2018 hanno esteso gli strumenti a disposizione delle imprese che desiderano includere nelle strategie soluzioni efficaci e personalizzate, su misura per i collaboratori.

Ecco una pratica guida – sotto forma di domande & risposte - per orientarsi al meglio nel mondo del welfare aziendale.

Quali sono i servizi che rientrano nel welfare aziendale?

Le imprese possono scegliere i servizi che desiderano attivare per i propri collaboratori e hanno la possibilità di valutare diverse opzioni:

  • corsi di formazione
  • viaggi e soggiorni
  • ingressi presso centri benessere, palestre o piscine
  • asili nido
  • corsi sportivi per bambini
  • corsi di lingua

Come fare la scelta migliore e attivare un circolo virtuoso di maggior benessere, motivazione, soddisfazione e performance? Occorre fare un’analisi preliminare delle preferenze dei collaboratori: interessi, età, stili di vita, situazione familiare e passioni.

Come scaricare i buoni welfare?

La risposta a questa domanda si trova nell’Articolo 51 comma 3 del T.U.I.R. secondo cui le imprese possono mettere a disposizione di ciascun collaboratore fino a 258,23 € in benefit di welfare defiscalizzati.

Di norma, se gli importi erogati sotto forma di benefit e servizi di welfare non superano i 258,23 €, non concorrono a formare reddito da lavoro e non sono soggetti a contribuzione, né imposte.

Per il 2024, inoltre, la Legge di Bilancio 2024 ha previsto, in materia di fringe benefit, l'innalzamento della soglia di esenzione fino a 2.000€ per i dipendenti con figli a carico e fino a 1.000€ per i dipendenti senza figli a carico.

Esistono alternative al buono welfare?

Sì. Le aziende che hanno scelto di integrare servizi di welfare aziendale possono optare sia per una piattaforma welfare, sia per flexible benefit di immediata attivazione.

Nel caso della piattaforma, il collaboratore può gestire in autonomia il credito welfare a sua disposizione e accedere ai servizi scelti.

Si tratta di un’iniziativa che riserva diversi vantaggi per accedere ai quali è fondamentale formare i collaboratori rispetto a termini, condizioni, configurazione delle aree di welfare e possibilità di utilizzo.

Dopo la sottoscrizione dell’accordo per la fornitura del servizio tra l’azienda e il fornitore di soluzioni di welfare, il programma può essere personalizzato con gli strumenti previsti.

In alternativa, è possibile optare per strumenti pratici, versatili e di immediata attivazione. Vediamo nel dettaglio i vantaggi dei flexible benefit.

Perché i flexible benefit sono tanto diffusi e apprezzati?

I flexibile benefit semplificano le procedure di attivazione e offrono ai collaboratori massima libertà di scelta rispetto all’utilizzo. Inoltre, si rivelano gli strumenti ideali per adempiere in modo rapido alle disposizioni di welfare previste da alcuni contratti collettivi nazionali.

Una recente indagine internazionale - di cui si parla anche in questo articolo - ha fatto luce sulle aspettative e i desideri degli italiani in termini di beni e servizi di welfare.

Al primo posto troviamo il buono acquisto, seguito dal buono pasto. Da quanto è emerso dalla ricerca, questi strumenti sono in grado di adattarsi e rispondere alle necessità della nuova normalità lavorativa e alle diverse esigenze dei collaboratori con più facilità.

In questa breve e pratica guida, abbiamo risposto alla domanda "Cosa sono i buoni welfare?" e analizzato le soluzioni più diffuse e apprezzate.

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