Piattaforma welfare aziendale: cos'è e come funziona?
14/06/2018
Il welfare aziendale comprende le iniziative a disposizione delle imprese per promuovere il benessere e la qualità della vita dei collaboratori e delle loro famiglie.
Questo sistema di servizi, in Italia, negli ultimi anni è cresciuto e si è diffuso anche a seguito di una serie di interventi normativi che hanno definito anche i vantaggi fiscali previsti sia per l’azienda che per il collaboratore.
Quando un’impresa sceglie di intraprendere un percorso strutturato, ha la possibilità di introdurre una piattaforma welfare personalizzabile a seconda delle specifiche esigenze. Ed è proprio questo il tema che affronteremo nell'articolo di oggi, approfondendone funzionamento, struttura e aree di intervento.
Che cos'è la piattaforma welfare?
È una piattaforma che offre ai singoli collaboratori la possibilità di utilizzare i crediti welfare che l’azienda mette a loro disposizione.
Nei prossimi paragrafi approfondiremo i seguenti argomenti, clicca le voci dell’elenco per passare direttamente a quello di tuo interesse:
- come funziona la piattaforma
- come è strutturata la piattaforma
- quali sono i vantaggi per l’azienda
- diffusione della piattaforma in Italia
Come funziona la piattaforma welfare?
In modo molto semplice: l’azienda deve solamente sottoscrivere l’accordo per la fornitura della piattaforma con il partner identificato per affiancarla nell'introduzione del piano welfare.
La piattaforma è estremamente personalizzabile e viene configurata con i contenuti previsti dall'azienda, intesi come aree di welfare per le quali è intenzionata a mettere a disposizione crediti per i collaboratori.
In questo modo, viene offerto un enorme supporto in ottica di defiscalizzazione, poiché alcune aree di welfare aziendale prevedono dei vantaggi fiscali, come indicati dalla normativa introdotta con la Legge di Bilancio 2017 e riferimenti precedenti.
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Come è strutturata la piattaforma welfare?
Le piattaforme solitamente sono configurate in base alle esigenze di welfare delle singole aziende, i cui collaboratori sono poi formati per utilizzarle in piena autonomia.
Una piattaforma efficace dovrebbe essere accessibile anche in mobilità e user friendly per permettere all'utente di gestire e monitorare in modo pratico e veloce i crediti welfare a sua disposizione. La struttura di navigazione dovrebbe essere intuitiva così che il dipendente possa immediatamente verificare lo status del suo conto welfare all'interno della piattaforma e individuare le aree a lui più consone.
L’azienda, semplicemente fornendo l’elenco dei nominativi dei collaboratori e il corrispettivo importo in crediti welfare disponibili, può dunque predisporre della sua piattaforma personalizzata, con la possibilità di impostare limiti particolari per categorie omogenee di dipendenti.
Ad esempio, se a un commerciale è stata assegnata un’auto come fringe benefit, avendo già attinto alla “sacca di defiscalizzazione” prevista per i benefit disciplinati dall'Articolo 51 del TUIR, possono essere messi a disposizione crediti relativi ad altre aree di welfare. Vediamo quali sono.
Rimborsi
La comodità per il collaboratore che ha accesso a questa specifica area di servizi di welfare si concretizza nella possibilità di gestire per se stesso e per la propria famiglia i rimborsi, semplicemente inserendo in modo completamente autonomo i componenti del nucleo familiare per i quali intende richiedere rimborso, ad esempio per:
- Rette per iscrizioni all’asilo
- Abbonamenti al trasporto pubblico
- Iscrizioni a istituzioni scolastiche, enti formativi o campus estivi
- Spese universitarie
- Costi sostenuti per attività di baby-sitting
- Costi sostenuti per assistenza ad anziani o non autosufficienti
Benefit
Sempre in base a una definizione preliminare dell’azienda relativamente al credito disponibile, il collaboratore ha l’opportunità di scegliere tra una serie di buoni acquisto che rientrano nella normativa di cui all'art. 51 del T.U.I.R. e relativi commi e prevedono limiti fino a € 258,23 per collaboratore.
Per restare nell'area legata ai benefit, troviamo anche le sezioni dedicate a quelli previsti dall'Articolo 100 (Salute, Viaggi e Cultura) dove ciascun collaboratore, dopo avere eseguito l’accesso alla piattaforma attraverso l’inserimento delle credenziali personali, può scegliere tra una serie di servizi, in base ai limiti impostati in fase di configurazione e che sono definiti dalla RAL.
Previdenza
Nell'area previdenziale, il collaboratore ha la possibilità di destinare il proprio credito welfare, sempre nei limiti degli importi stabiliti dalla normativa, a un piano previdenziale complementare.
Abbiamo visto come la facilità di utilizzo e la piena libertà di scelta all'interno delle aree predefinite diano al collaboratore una grande opportunità di migliorare la qualità della propria vita e di quella dei suoi familiari.
Ma non sono solo gli utilizzatori a godere dei benefici della piattaforma, come stiamo per vedere nel prossimo paragrafo.
Quali sono i vantaggi per l’azienda?
Il primo vantaggio che deriva dall'introduzione di questo strumento è il fatto che l’impresa non debba farsi carico di raccogliere le personali preferenze per la destinazione del credito welfare, lasciando, e qui troviamo il secondo vantaggio, piena libertà al collaboratore di utilizzarlo come meglio crede.
Parallelamente alla libera scelta offerta al collaboratore nell'utilizzo dei crediti welfare nelle modalità che preferisce, l’azienda ha la possibilità di monitorare il quantitativo di crediti effettivamente utilizzati e per ragioni di riservatezza non ha visibilità su come vengano usati individualmente.
Un vantaggio per l’azienda potrebbe essere quello di individuare un partner in grado di garantire tutte queste funzionalità, il cui modello di rendicontazione si basa sul valore del credito utilizzato, senza la necessità di alcun anticipo di cassa.
Non solo piani strutturati, ma anche soluzioni di welfare flessibili; le imprese hanno la possibilità di offrire servizi per migliorare il benessere e la qualità della vita dei collaboratori senza dovere introdurre un piano strutturato e quindi una piattaforma.
Soprattutto se hanno necessità di adempiere alle disposizioni previste nei contratti collettivi recentemente rinnovati, capita che le aziende non abbiano tempo sufficiente per predisporre il progetto welfare e configurare la piattaforma.
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Diffusione della piattaforma welfare
I dati pubblicati nella ricerca "Il Mercato dei Provider in Italia", a cura di Luca Pesenti, Docente di "Sistemi di welfare comparati" presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e coordinato da ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società), evidenziano come siano soprattutto le imprese di grandi dimensioni ad attivare collaborazioni con i fornitori di servizi di welfare.
Il grafico aiuta a visualizzare le aziende che hanno attivato collaborazioni con fornitori di beni e servizi di welfare:
- il 51% ha più di 100 collaboratori
- il 16,9% ha tra i 50 e i 99 collaboratori
- il 32,1% fa parte del settore delle piccole imprese
La stima del numero di persone che, in Italia, beneficiano di almeno una soluzione di welfare è piuttosto complessa, per un motivo specifico. Non è facile distinguere quelle attivate su iniziativa aziendale da quelle previste dalla normativa attuale che offre la possibilità ai collaboratori di scegliere individualmente se convertire il premio legato a target di produttività in beni e servizi di welfare.
La ricerca "Il Mercato dei Provider in Italia" si è quindi concentrata su un dato particolarmente utile a comprendere la diffusione del welfare aziendale in Italia, ovvero il numero di collaboratori registrati sulle piattaforme dei singoli provider.
Si tratta di circa un milione e settecentomila persone, l’81,7% delle quali ha utilizzato almeno una volta i beni e servizi presenti nelle piattaforme di welfare.
In generale, dalla ricerca è emersa una tendenza positiva nella consapevolezza di imprese e collaboratori rispetto ai beni e servizi che possono essere messi a disposizione, sia attraverso l’attivazione di una piattaforma welfare, sia in modo più flessibile. L’obiettivo dell’una e dell’altra modalità resta il medesimo: il miglioramento della qualità della vita dei collaboratori e la volontà di dimostrare la vicinanza dell’azienda.
Cosa fare?
Un esempio perfettamente calzante di soluzioni flessibili e di immediata erogazione è il buono acquisto che incontra le esigenze delle imprese e dei collaboratori, offrendo la piena libertà di scelta rispetto all'utilizzo.
Questa soluzione permette alle aziende di offrire ai collaboratori la massima libertà di scelta, soddisfacendo ogni gusto e preferenza, con un alto valore percepito. Con lo stesso buono, possono scegliere tra oltre 13.500 punti vendita in tutta Italia nei settori abbigliamento, elettronica, viaggi e non solo. Infatti, con una semplice operazione i buoni possono essere convertiti per essere utilizzati anche sui principali siti di eCommerce!
La scelta di un fornitore che sia un vero e proprio partner a 360 gradi nell'ascolto delle esigenze, nella definizione delle proposte, nell'attivazione del piano, nella formazione e nell'assistenza ai collaboratori si rivela strategica e può davvero fare la differenza nel successo di questo tipo di iniziative.
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