Pillole di welfare: le strategie per migliorare il clima aziendale
10/12/2019
Con il concetto di clima aziendale si fa riferimento alla percezione delle persone rispetto all'ambiente di lavoro. Si tratta di un’interpretazione che può tenere conto di diversi fattori: le interazioni, il contesto organizzativo, la cultura condivisa e le percezioni individuali.
Come vedremo in questo nuovo articolo della rubrica Pillole di Welfare, il clima in azienda è un elemento chiave da monitorare e migliorare per incrementare la motivazione dei collaboratori e le performance.
Come si misura il clima aziendale?
Definito come l’insieme di percezioni dell’ambiente di lavoro da parte delle persone che lo vivono quotidianamente, il clima aziendale è un fondamentale supporto per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi, perché in grado di migliorare l’efficienza. Dal momento che il contesto lavorativo e la qualità delle relazioni tra colleghi contribuiscono a generare un circolo virtuoso di benessere e motivazione, un’analisi attenta di queste dinamiche si rivela determinante per prevenire l’insorgere di criticità che possono minare le performance.
Quali sono le variabili utili nella valutazione del clima organizzativo? Ecco alcune tra le più strategiche:
- livello di collaborazione tra colleghi
- modalità di condivisione delle informazioni
- chiarezza e trasparenza delle procedure
- qualità dei rapporti tra colleghi e tra manager e collaboratori
- stile di leadership
- valorizzazione dei ruoli in azienda
- soddisfazione rispetto ai progetti realizzati
- senso di responsabilità e grado di autonomia
A partire da questi indicatori, si pongono le basi per un’analisi completa della situazione in azienda. Esaminare l’efficacia e l’efficienza dell’ambiente di lavoro può avere un impatto anche sull'engagement: mettersi in ascolto delle diverse esigenze, infatti, è il primo passo per promuovere misure personalizzate che soddisfino i collaboratori.
A una valutazione accurata della qualità del clima organizzativo devono seguire, quindi, azioni concrete che nel tempo potranno trasformarsi in strumenti di welfare, integrati nella strategia.
Da dove cominciare? Approfondiamo di seguito tutte le fasi che possono portare a un miglioramento del clima aziendale.
1. Definizione degli obiettivi
Prima di progettare le soluzioni concrete per provare a migliorare il contesto organizzativo, è opportuno individuare gli obiettivi, evidenziando anche le eventuali criticità.
Avviare un processo di cambiamento può comportare la necessità di mettere in discussione alcune variabili organizzative: la modalità di lavoro, la progettazione degli spazi e la definizione delle procedure. Aprirsi a scenari innovativi, accogliendo il cambiamento con positività, può favorire lo sviluppo di soluzioni adatte a rispondere alle diverse esigenze.
2. Individuazione delle informazioni necessarie
Si tratta probabilmente della fase più delicata dell’intero processo di ottimizzazione della strategia. Per procedere alla raccolta dei dati, è fondamentale informare i collaboratori dell’iniziativa in corso, offrendo tutte le delucidazioni e sottolineando:
- le ragioni che hanno motivato l’analisi della qualità dell’ambiente di lavoro
- gli obiettivi che si intendono raggiungere
- le modalità utilizzate per raccogliere le informazioni
Una volta definite nei dettagli le modalità di raccolta dati sui diversi campioni, è opportuno individuare il gruppo di persone più in linea con le analisi preliminari effettuate. A questo punto, potrebbe essere utile procedere alla distribuzione di questionari anonimi o alla pianificazione di colloqui one-to-one da prevedere anche con il supporto dei colleghi HR o di psicologi qualificati.
3. Interpretazione e presentazione dei risultati
A seconda delle modalità di raccolta dei dati potrà seguire un inter di valutazione specifico. Le informazioni raccolte dalle interviste saranno da interpretare e sintetizzare, mentre i dati quantitativi – ottenuti dai questionari – possono essere elaborati in modalità statistica.
Comunque vengano condotte le indagini e qualunque sia il metodo utilizzato per l’analisi delle informazioni ottenute, è bene condividere con i collaboratori i risultati, in modo chiaro, sintetico e in totale trasparenza. Un suggerimento utile potrebbe essere quello di preparare una presentazione o un fascicolo illustrativo da condividere nel corso di colloqui individuali, riunioni plenarie o eventi di team building.
4. Attivazione di misure concrete
Sulla base dei risultati ottenuti, si può procedere con la pianificazione di azioni concrete, mirate a migliorare il clima in azienda e la motivazione dei collaboratori, incrementando le performance. Integrare attività di team building, ottimizzare i canali di comunicazione interna, sviluppare progetti di formazione e sviluppo professionale possono rivelarsi misure efficaci per il cosiddetto change management e per orientarsi verso la trasformazione digitale.
5. Analisi dell’efficacia degli interventi
Il cerchio si chiude riprendendo l’analisi, in questo caso dei risultati ottenuti con le attività implementate, valutandone l’efficacia sul miglioramento dell’ambiente di lavoro. L’obiettivo di questa fase è individuare gli strumenti più e meno performanti, intervenire con eventuali correzioni e aggiunte.
In questo articolo della nostra rubrica Pillole di Welfare, abbiamo analizzato le fasi di una strategia di miglioramento del clima aziendale e della qualità delle relazioni tra colleghi. Come abbiamo visto, è necessario tenere conto delle necessità per individuare gli strumenti opportuni e raggiungere l’obiettivo di rendere l’ambiente di lavoro davvero positivo.
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