Quali sono i fattori che determinano il clima organizzativo?
05/09/2019
Uno degli argomenti maggiormente affrontati negli articoli del nostro blog è il benessere in azienda, inteso come l’insieme delle variabili che hanno un ruolo nel miglioramento del clima organizzativo: la qualità della vita, le dinamiche interne, le relazioni all’interno dei team e tra i diversi dipartimenti sono solo alcune di queste.
L’obiettivo dell’articolo di oggi è analizzare il contesto aziendale, con un focus sugli elementi che incidono sul benessere e sulla percezione del luogo di lavoro da parte dei collaboratori.
Cosa si intende con clima organizzativo?
Il clima organizzativo può essere definito come l’insieme delle caratteristiche specifiche di un’azienda che possono essere determinate dall’approccio nei confronti di collaboratori, ambiente e interlocutori esterni.
Di fatto, il clima è l’espressione di ogni azienda e il modo in cui viene percepita da dipendenti, partner, clienti e stakeholders.
Nei prossimi paragrafi, affronteremo diversi argomenti che sono tutti cliccabili dall’elenco che segue per leggerli subito.
Collegamenti rapidi:
- Come migliorare il clima
- Il legame tra cambiamento organizzativo e clima
- I fattori che determinano il clima aziendale
- Il ROI del benessere organizzativo
- Consigli per migliorare il clima aziendale in smart working
Come migliorare il clima organizzativo: le variabili più influenti
Il clima in azienda gioca un ruolo chiave nel miglioramento del livello di motivazione e di conseguenza sulle performance.
Il benessere organizzativo comprende tutti gli elementi che contribuiscono a mantenere o promuovere la qualità delle relazioni tra i collaboratori, così come la loro percezione dell’ambiente di lavoro.
L’attivazione di misure dedicate ad aumentare il benessere e diffondere un clima positivo in azienda contribuisce anche a ottimizzare progetti più ambiziosi e ampi che rientrano nella macro-categoria dei cambiamenti organizzativi.
In generale, si tratta di un insieme di interventi interni mirati a preparare i collaboratori, e più in generale l’intera struttura aziendale, ad accogliere le novità del settore.
Il cambiamento può riguardare l’introduzione di strumenti digitali per migliorare i processi, attivare modalità di lavoro agile, introdurre nuove figure professionali per essere competitivi in un mercato in costante trasformazione.
Qual è il legame tra cambiamento organizzativo e miglioramento del clima in azienda?
Anche l’attivazione di un progetto di promozione del benessere organizzativo richiede una disponibilità al cambiamento che è possibile pianificare solo a partire dall'identificazione dei requisiti e delle competenze necessarie.
Allo stesso modo, il change management richiede il supporto di un’azienda dinamica e caratterizzata da un clima sereno e propositivo.
Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita in azienda, è fondamentale procedere con l’identificazione delle variabili determinanti e degli interventi necessari.
In primo luogo, occorre attivare una politica aziendale basata sul coinvolgimento e sull'ascolto dei collaboratori, per individuare eventuali segnali di malessere o condizioni che ostacolano un clima aziendale positivo e collaborativo, oltre alle necessità personali.
Una volta individuate le aree sulle quali lavorare, è opportuno attivare gli strumenti a disposizione per rispondere in modo efficace e puntuale alle esigenze emerse.
Quali sono i fattori che determinano il clima organizzativo?
- La motivazione: si tratta di una componente cruciale per incrementare le performance e affrontare impegni e responsabilità
- L’ambiente di lavoro: se strutturato, ha la capacità di stimolare la creatività e favorire il consolidamento di rapporti di collaborazione efficaci
- Il rapporto con i colleghi: approfittare del tempo libero o di una pausa pranzo in compagnia per approfondire le relazioni con i colleghi è fondamentale per alimentare la fiducia reciproca
- La coesione del team: la connessione all'interno del dipartimento risulta cruciale per raggiungere obiettivi ambiziosi, migliorare la soddisfazione e le performance
- La soddisfazione al lavoro: si tratta di un indicatore che misura il grado di appagamento rispetto al ruolo ricoperto e alle proprie responsabilità, fondamentale per essere motivati
- La condivisione degli obiettivi: uno dei punti cardine per il miglioramento del benessere aziendale è una strategia basata sulla trasparenza e la comunicazione costante
- La formazione professionale: si tratta di una delle leve per favorire lo sviluppo delle competenze dei collaboratori e arricchire il know-how
- L’autonomia decisionale: intraprendere liberamente azioni, nel limite dei propri compiti, accresce il livello di soddisfazione e motivazione
- La crescita professionale: una strategia aziendale improntata sullo sviluppo di nuove competenze, con prospettive di sviluppo della carriera, valorizza il ruolo professionale
- Il cambiamento in azienda: ripensare i modelli organizzativi è un indicatore della capacità delle imprese di accogliere le novità del settore
Una volta individuati i fattori che determinano il clima organizzativo, come intervenire?
La prima fase di questo progetto riguarda la definizione degli obiettivi e i vantaggi del benessere organizzativo per collaboratori e azienda:
- favorire il miglioramento della qualità della vita
- permettere l’acquisizione di metodi e conoscenze nuove
- sviluppare una capacità analitica e di gestione
- incrementare le performance e il grado di collaborazione tra colleghi
La seconda fase ha a che vedere con l’attivazione degli strumenti necessari per migliorare il clima e ridurre i livelli di turnover in azienda.
Infine, è fondamentale analizzare i dati, confrontando i risultati con i benchmark delle attività intraprese, per intervenire con proposte personalizzate e sviluppare nuovi progetti.
Il ROI del benessere organizzativo
Il benessere organizzativo influenza in modo forte la motivazione al lavoro che a sua volta determina le performance e il raggiungimento degli obiettivi.
La capacità di un’azienda di aumentare il coinvolgimento e fare leva sul senso di appartenenza dei collaboratori promuove il benessere psicofisico, ma anche il senso di responsabilità, i livelli di appagamento e di impegno.
Ecco perché dimostrare un sostegno concreto e costante alla qualità della vita è in grado di influenzare le performance e migliora la percezione rispetto al ruolo.
Il ROI delle iniziative di welfare attivate dalle aziende può essere calcolato sulla base di alcuni indicatori specifici:
- efficienza e obiettivi raggiunti
- aumento dei livelli di fidelizzazione e retention
- calo del tasso di assenteismo
- miglioramento dell’immagine e della reputazione aziendale
- incremento della capacità di attrarre di nuovi talenti
I consigli per migliorare il clima aziendale in smart working
Nel 2020, abbiamo assistito a un deciso incremento delle attività lavorative da remoto, non sempre accompagnate da un progetto solido di organizzazione agile.
L’emergenza sanitaria ha accelerato molti processi di digitalizzazione e il ricorso allo smart working in molti casi era l’unica alternativa percorribile.
Come tutelare il clima in situazioni complesse?
Innanzitutto, il lavoro da remoto non dovrebbe avere un impatto sulla cultura aziendale, ma essere incluso nelle linee guida che aiutano i collaboratori a essere sempre coinvolti e motivati.
Per supportare una collaborazione efficace, anche l’ambiente virtuale dovrebbe fare sentire uniti i gruppi di lavoro, mantenendo elevati i livelli di concentrazione e le performance. Come fare?
Il contatto regolare con i manager, i responsabili dei team e i colleghi è fondamentale: i software di messaggistica e le piattaforme per la gestione delle attività sono molto utili in questo senso.
Inoltre, le riunioni regolari si possono svolgere in videoconferenza, una modalità che in molti casi le ha rese più efficienti grazie alle esigenze di rispettare i tempi e intervenire solo quando autorizzati.
Il raggiungimento degli obiettivi può essere supportato dal riconoscimento e dall’apprezzamento delle performance.
Il tema dei benefit aziendali in smart working è stato affrontato in questo articolo di Wall Street Italia, nel quale viene citata una ricerca che ha visto i buoni acquisto tra i più desiderati dagli italiani che lavorano da remoto.
A questo proposito, ti proponiamo un altro articolo dove puoi approfondire la normativa sui buoni pasto per i collaboratori in smart working.
Nell'articolo di oggi, abbiamo analizzato le variabili che influenzano il clima e il benessere in azienda. Come abbiamo visto, per individuarle è opportuno attivare una politica di ascolto e condivisione.
Conoscere gli elementi che contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei collaboratori, infatti, è il primo passo per intraprendere un progetto ambizioso, in grado di migliorare la motivazione, la soddisfazione e le performance.
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